Protezione dell’Ambiente
Vogliamo promuovere la sostenibilità e l’economia verde. Sappiamo che la Cannabis puo’ aiutarci a realizzare questo obiettivo.
“Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montani, compresa la loro biodiversità, al fine di migliorare la loro capacità di fornire prestazioni che sono essenziali per lo sviluppo sostenibile”…”Incoraggiare le imprese, in particolare le grandi aziende e multinazionali, ad adottare politiche sostenibili e ad integrare le informazioni di sostenibilità nel loro ciclo di relazioni” (Sustainable Development Goals 12 e 15)
L’impatto ambientale del modello Enecta.
La cannabis ha proprietà molto benefiche per la decontaminazione dell’acqua e del suolo, il ripristino degli ecosistemi, le aree rurali, chimiche e nucleari. Può essere usata come pesticida naturale ed è utile per arricchire i terreni coltivati attraverso la rotazione delle colture. È per questo motivo che la legislazione italiana considera la cannabis:
“Una coltura in grado di contribuire alla riduzione dell’impatto ambientale in agricoltura, alla riduzione del consumo dei suoli e alla perdita di biodiversità” (Legge n. 242 del 2017).
Per quanto riguarda il ciclo produttivo attuale, Enecta ha sviluppato ed utilizza di una serie di tecnologie per la coltura ed estrazione della cannabis volte a garantire la protezione dell’ambiente, in linea con i principi della Global Compact delle Nazioni Unite.
Il modello Enecta di coltivazione non richiede infatti grandi quantità di acqua (ad esempio almeno 4 volte meno acqua rispetto al cotone), nessun fertilizzante chimico e pesticidi. La fonte di energia utilizzata per le colture è il sole. Inoltre, Enecta ricerca soluzioni innovative al fine di riutilizzare macchinari in disuso (ad esempio dell’industria del tabacco o mineraria) e ridurre i rifiuti industriali. L’impronta di carbonio delle coltivazioni Enecta è negativa e un impatto ambientale generale benefico.
Per quanto riguarda invece l’estrazione del CBD, essendo un processo chimico-farmaceutico, il laboratorio partner di Enecta, a norma di legge, adotta una serie di protocolli rigorosi, riguardanti la sicurezza sia del personale impiegato nella lavorazione, che dell’ambiente. Inoltre, una serie di tecniche viene adottata, al fine di:
“raggiungere la gestione ecocompatibile di sostanze chimiche e di tutti i rifiuti in tutto il loro ciclo di vita, in accordo con i quadri internazionali concordati, e ridurre significativamente il loro rilascio in aria, acqua e suolo, al fine di minimizzare i loro impatti negativi sulla salute umana e sull’ambiente” (Sustainable Development Goal 12).
In particolare, il solvente utilizzato per l’estrazione è riciclabile, ed il laboratorio ha un impianto per il trattamento delle acque di scarico. I residui dell’estrazione possono essere impiegati sia per ulteriori estrazioni di principi della cannabis utilizzati in farmacia (ad esempio, il THC, il CBG)*, sia per la produzione di materiali industriali eco-sostenibili.



L’investimento nell’economia circolare
La cannabis viene utilizzata, oltre che per scopi terapeutici, nelle produzioni di tessuti resistenti, corde, pasta di carta, alimenti ad alto valore nutritivo, materiali edili e isolanti, bioplastiche, substrati alimentari animali, ecc.
Enecta ha l’ambizione di arrivare, entro 5 anni, all’obiettivo dello zero waste, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e l’Accordo di Parigi sui Cambiamenti Climatici, e la Global Compact delle Nazioni Unite. Ovvero, reintrodurre completamente il materiale di scarto nel ciclo produttivo, e contribuire all’economia circolare, e la protezione dell’ambiente, attraverso il finanziamento di progetti innovativi per il riciclo degli scarti della produzione.

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